Circa quindici milioni di italiani soffrono di mal di schiena
in modo più o meno grave. Chi ne è
colpito purtroppo molte volte affronta un itinerario diagnostico e terapeutico
estremamente variegato, in una sorta di "ping-pong" specialistico che
va dall’ortopedico al fisiatra, al neurologo. Tutto ciò avviene perché questa
struttura meravigliosa complicata che è
la schiena umana può essere soggetta a numerosi disagi o a vere e proprie
malattie indagabili e curabili effettivamente da vari punti di vista. Il mal di
schiena non è quasi mai causato dalle
ossa, ma dipende quasi sempre dal cattivo funzionamento di una delle sue
componenti: muscoli, legamenti, disco. La schiena è una macchina
di alta precisione in cui anche un piccolissimo fastidio può causare forte dolore; essa è una delle
strutture più forti e solide del nostro corpo, che assolve a numerosi ed
importanti compiti: sostenere la parte superiore del corpo, anche quando viene
appesantito per un eccesso di peso, consentire
tutti gli spostamenti del tronco e della testa, proteggere il midollo spinale. Questa
struttura è forte ma anche estremamente complessa ed è dotata di un sistema di
controllo molto sofisticato. Il suo funzionamento dipende dal solo ed unico
"computer di bordo", il cervello che gestisce il corretto equilibrio
delle forze che si scaricano su di essa attraverso i muscoli. La perdita di
quest' equilibrio implica la comparsa del dolore; il cervello segnala che la schiena è
"fuori controllo", "fuori forma". Le cause teoriche del mal
di schiena sono molto numerose, ancor di più sono i termini medici che indicano
queste cause; ci sono vocaboli diversi che sono spesso definizioni differenti
della stessa patologia, ecco perché andare da tanti medici significa spesso sentirsi
attribuire altrettante diagnosi. Il mal di schiena non è da confondere con l'artrosi, che è solo un segno dell'età che avanza: Molte
persone con artrosi non hanno disturbi, altre, con identica patologia, hanno
dei periodi differenti di dolore ed altri di benessere. Questa patologia,
quindi, è solo un fattore predisponente: chi ce l'ha non è destinato a soffrire
per tutta la vita; deve solo fare una buona prevenzione. Il mal di schiena non
è sempre dipendente dall’ernia del disco, lo è se provoca un dolore sciatico.
Una volta l’ernia veniva operata, ma si è poi scoperto che l'intervento
eliminava il dolore alla gamba ma lasciava spesso problemi di schiena cronici;
oggi si interviene solo se l’ernia provoca un danno grave del nervo, negli
altri casi si consiglia di fare prima un trattamento non chirurgico per un
lungo periodo. Nove pazienti su dieci recuperano entro un mese dall'insorgenza
del dolore, indipendentemente dall'avere o meno effettuato un trattamento.
Togliere il dolore non basta la guarigione improvvisa può ingannare. Anche se
legata quasi sempre a cause banali, la ricaduta è spesso frequente, ed è per questo che si rende necessaria la prevenzione. La ricaduta in ogni
caso dimostra che c’è qualcosa che non va, ed è la spia di un problema a cui
siamo predisposti. Il trattamento con farmaci non sempre è risolutivo, pur
essendo spesso un valido aiuto. Se anche il dolore non sparisce, non significa
comunque che la situazione sia grave in quanto non esiste correlazione tra la quantità di dolore e la
quantità di danno. Le terapie fisiche o manuali, come il massaggio muscolare
del prof. Giuseppe Dello Buono, soprattutto in caso di dolore acuto, se eseguite
correttamente, portano ad una buona guarigione. Gli esami radiografici spesso
possono ingannare, dimostrano in realtà solo l'invecchiamento delle strutture
(artrosi, discopatia) o patologie che possono non essere la causa del dolore. Mantenersi in forma con dell'attività fisica
regolare e con trattamenti di massaggio muscolare è fondamentale per tutti; infatti
un'attività professionale che richiede molti sforzi fisici, in realtà non
allena il fisico ma lo usura, perché le attività lavorative sono ripetitive;
l'attività fisica ricreativa è invece più varia e allenante; bisogna evitare
una vita quotidiana sedentaria e mantenersi
in forma col movimento, aumentando gradualmente gli sforzi in base alle proprie
capacità. Quando si sta bene, qualunque attività fisica si esercita, purché costante
e progressiva, ci aiuta molto nel prevenire il mal di schiena.
Gli esercizi ginnici migliorano
le condizioni dei muscoli che governano i movimenti della colonna, rendendoli
più forti, più elastici e pronti a reagire; rinforzano le ossa, e danno
elasticità e benessere; stimolano la produzione delle endorfine, veri e propri
antidolorifici estremamente efficaci, scaricano le tensioni. L’attività fisica e
il massaggio muscolare arrecano beneficio solo se vengono effettuate
regolarmente e per lunghi periodi. Qualche fastidio soprattutto iniziale è
inevitabile ma presto i benefici che si ottengono ripagano
ampiamente. L'attività ideale non esiste; è importante muoversi con regolarità
e continuità scegliendo l’attività che più piace e che meno intralcia le necessità
familiari e professionali. Un’ attività del genere è garanzia di perseveranza
e, se esercitandola non provoca dolore, non può mai essere dannosa per la
schiena